Tecnica

“Da public speaking all’Arte di Parlare al Pubblico” di Andrea Bordin

Stamane ho avuto occasione di leggere un articolo scritto da un docente di public speaking e immancabilmente nel bullet point delle buone pratiche del provetto oratore, tra i primi punti c’era scritto “controllo dell’emotività”.

Anch’io per anni ho sostenuto e insegnato questo. Il 99% dei formatori di public speaking tutt’oggi sostiene e insegna questo.
Credo sia SBAGLIATO! O meglio, la mia esperienza mi ha dimostrato che si può fare di più e meglio.

Da oltre un decennio insegno a perdere il controllo razionale mentre si parla al pubblico. E questo è RIVOLUZIONARIO visto che la quasi totalità dei formatori di public speaking, insegna esattamente il contrario.

Cosa serve per ottenere ciò:

  1. Il primo presupposto è di conoscere alla perfezione i contenuti tanto da poterne parlare per dritto e per rovescio. Se alle tensioni emotive dettate dalla presenza del pubblico, aggiungi l’incertezza sui contenuti, amico mio non hai scampo.
  2. Il secondo presupposto è che gli altri si sono costruiti delle aspettative prima di sedere tra il pubblico e quindi rassegnati: chi ascolta giudica. Questa consapevolezza genera disagio e tensione emotiva nella maggioranza di coloro che parlano al pubblico. È un fenomeno che generalmente dura per tutto il tempo dell’intervento e che si alimenta e cresce proprio con la volontà di controllare le emozioni che ne conseguono.
  3. Molto meglio quindi cercare di ignorare ogni propria interpretazione dei feedback che arrivano dal pubblico. Figo no? Eh, ma come?
    Come prima cosa ti rimando al mio articolo di qualche mese fa dal titolo “La Voce è il segreto del Public Speaking”.
    È importante che tu lo rilegga. Contiene il protocollo per governare con la voce gli imprevisti che possono distrarti mentre stai parlando al pubblico.
  4. Ciò premesso, per ottenere una prestazione eccellente mentre parli al pubblico, devi ottenere un senso generale di piacevolezza ancor prima di iniziare a parlare. Anzi ancor prima di raggiungere la postazione dalla quale parlerai. Anzi ancor prima di raggiungere il centro congressi, il teatro, lo stadio nel quale parlerai.
    Per ottenere questo stato, oltre ad aver fatto tuo ognuno dei punti in premessa, devi essere nella condizione di accogliere e lasciare andare ogni sensazione che arriva senza volerla controllare.
    Il controllo razionale è frutto di una attività di pensiero molto intensa che sottrae una montagna di energia e nella quale non lasci andare nulla, anzi sei psicologicamente teso per vigilare su tutto: te stesso, l’ambiente e gli altri.
    Lasciare andare, perdere l’autoconsapevolezza, perdere il controllo razionale, significa affidarsi alle sensazioni e osservare i propri pensieri e tutto intorno a noi in modo distaccato.
    Significa essere totalmente coinvolti al 100% nel qui e ora.

Riuscire in questo intento significa considerare il parlare al pubblico un’esperienza autotelica (dal greco “autòs” che significa “se stesso” e “tèlos” che significa “fine”). Qualsiasi attività autotelica è fine a sè stessa, ossia ha come obiettivo l’attività stessa, sapendo che la ricompensa sta in ciò che facciamo anziché nelle gratificazioni esterne.

Questo stato si chiama “Flow” e in uno dei prossimi articoli te ne parlerò più diffusamente. Per ora aggiungo solo che per riuscire ad entrare in uno stato di flow e ottenere la tua ricompensa mentre parli al pubblico, devi aver fatto prima un paio di cose:

  • Aver fatto un ottimo lavoro di equilibrio interiore coltivando la tua spontaneità nelle relazioni con gli altri. Avendo imparato ad avere grazia nelle maniere, lucentezza negli occhi, avendo curato l’uso della tua voce e più in generale la tua vitalità. Questi fattori messi insieme esprimono chi siamo più di quanto possano farlo le parole o le azioni.
  • Tuttavia, queste qualità non si possono coltivare singolarmente e deliberatamente. Sono manifestazioni di salute emotiva e fisica.
    Se una persona è bloccata nella capacità di esprimere ciò che sente, ridurrà la sensibilità e la vitalità del proprio corpo e del proprio equilibrio.
    Riportando questi concetti all’arte (a questo punto di questo si tratta) di parlare al pubblico, l’equilibrio si raggiunge aumentando il proprio coordinamento in tutte le azioni espressive.

Secondo il mio protocollo Speech in Flow®, l’efficacia nel parlare al pubblico non è data dalla somma delle tecniche di persuasione che conosci ma dall’Essere capace di stare nel tuo equilibrio e far si che questo piaccia oltre che a te, anche a chi ti ascolta.

Ho raggiunto queste conclusioni da numerosi studi che ho condotto negli ultimi undici anni e ne ho tratto un protocollo di preparazione all’arte del parlare al pubblico, che definirei quasi infallibile. Infatti, nel 99% dei casi, i risultati che ho ottenuto su di me e poi su migliaia di persone che lo hanno seguito, sono stati entusiasmanti.

Voglio lasciarti con un consiglio estremamente utile che possa “iniziarti” a questo rivoluzionario modo di concepire il public speaking, o meglio l’arte di parlare al pubblico.

Da oggi in poi quando ti accingi ad incontrare il tuo pubblico, prima di farlo, chiuditi in una stanza e dedica tre minuti a muoverti in modo molto sciolto e morbido, soprattutto sulle gambe e con le braccia. Poi, continuando a camminare occupando tutta la stanza (più grande e vuota è, meglio è), mentre cammini e muovi lievemente e in modo sciolto ogni singola parte del tuo corpo, ripeti per tre o quattro volte i primi 30 secondi del tuo discorso. Non di più!
Se ti sei preparato bene nei contenuti, sarà molto probabile che il resto venga da sé. E sarà bellissimo!

Per tutto questo ai miei discenti dico spesso che lavorare sulla propria eccellenza nel parlare al pubblico, è una vera e propria esperienza di crescita personale.

Buon Speech in Flow.

PS: se ti stai chiedendo da dove iniziare, la risposta è sempre e solo una: sempre dalla tua Voce. Lei ti aiuterà.
PPS: Se ti stai chiedendo come si chiama il mio corso dal quale partire, il suo titolo è “IL SUONO DELLA VOCE” e lo trovi qui: → https://bit.ly/3AZZ6ME. Dal Vivo su Padova e Roma.

Segui il canale PODCAST di Andrea Bordin e non perderti nemmeno una puntata.

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