Comunicazione

5 azioni per convertire i follower in clienti fidelizzati

Facebook, LinkedIn, TikTok, X, YouTube, Threads, Pinterest: sommando i follower di tutte le piattaforme social di cui ogni brand oggi si avvale, si arriva a un numero piuttosto sostanzioso. Ma è un numero reale? Se lo chiede Joe Pulizzi, pioniere del content marketing che ne ha definito il concetto nel 2001, di fronte ai continui cambiamenti che interessano, sempre più di frequente, tutti i canali social.

Follower: potenziali clienti o miraggio?

Ma che cosa succede quando una piattaforma rischia di essere bandita, come TikTok negli Stati Uniti? Come cambia il pubblico quando un nuovo algoritmo decide come e quando e a chi diffondere i contenuti? Che ne è del nostro seguito quando un social viene acquistato da qualcuno che apporta cambiamenti tali da indurre masse di utenti ad abbandonarla? “Quel bel pubblico totale rischia di rivelarsi un miraggio”, osserva Pulizzi, che traccia un importante discrimine: i follower “non sono il vostro pubblico, ma le loro audience: i follower «appartengono» alle piattaforme di social media su cui state costruendo le vostre strategie di contenuto.”

Per convertire i follower in un pubblico reale di potenziale clienti, occorre imparare a sfruttare i canali social come effettivi strumenti di marketing, non solo come base di cosiddette vanity metrics, che non contribuiscono alla crescita. Joe Pulizzi suggerisce 5 best practice:

1) I giveaways: una strategia win-win

Cosa possiamo offrire alla nostra audience per spingerla a partecipare a un giveaway (un concorso) e fornirci l’indirizzo email?

Se il premio è troppo consistente e interessa un target troppo vasto, tutti vorranno partecipare, anche chi non ha effettivo interesse per il brand. Una carta regalo da spendere in un locale o per un servizio – porta come esempio Pulizzi – potrebbe sembrare una bella idea, ma domanda da porsi è: qual è quella cosa che noi possiamo offrire noi, e altri non potrebbero offrire?
Un’ora di consulenza gratuita o un ingresso gratis a un corso organizzato dalla nostra azienda. Un articolo del merchandise oppure uno shoutout, una menzione in un video o in un contenuto. Non è necessario disporre di molto budget: con la giusta dose di creatività, è possibile individuare il premio ideale, capace di attrarre l’audience in linea con il nostro brand e, di conseguenza, raccogliere email di utenti realmente interessati. Per non incappare in shadow ban o problemi legali, però, è importante seguire le leggi della giurisdizione e delle piattaforme social sulle quali si opera.

2) Nutri il database con un webinar

Nel caso in cui i contenuti che solitamente realizziamo includano interviste o tutorial, possiamo prendere in considerazione l’idea di organizzare, webinar per attirare iscrizioni attraverso l’e-mail. Rispetto a un livestream, i webinar hanno una durata maggiore e consentono non solo di avere ospiti che interagiscono dal vivo, ma danno anche agli utenti l’opportunità di porre domande o condividere il proprio punto di vista. Inoltre, il webinar – una volta registrato – può essere messo a disposizione per la successiva visualizzazione on-demand.

3) Fai crescere la mailing list con i contenuti bonus

Quali argomenti la nostra audience potenziale troverebbe utili in relazione al nostro content tilt?
Il content tilt è “quell’area con poca o nessuna concorrenza sul web che ci dà la possibilità di superare il rumore e di essere rilevanti. È ciò che ci differenzia tanto da farci notare dal pubblico, che poi ci ricompensa con la sua attenzione”.
Proprio quest’area può offrirci un’idea su quali contenuti “bonus”: contenuti diversi dal format che utilizziamo normalmente, ma che diano valore, tanto non solo da catturare l’attenzione, ma da far sì che gli utenti per accedervi ci forniscano la loro email.

4) Scendi più in profondità con un e-book

Più consistente di un contenuto bonus, l’e-book ti consente di fornire insight più dettagliati su un argomento che il pubblico considera rilevante.

Può sembrare un’operazione impegnativa che richiede tempo, oltre che risorse, ma è possibile costruire un e-book anche riunendo contenuti già pubblicati – articoli di blog, episodi di un podcast o post instagram – approfondendoli, così da offrire un’esperienza di lettura coesa e significativa. “Non si tratta di un romanzo”: qualche migliaio di parole o una decina di pagine articolate basteranno. L’importante è che l’audience trovi valore in ciò che pubblichiamo.” Un e-book è una risorsa tecnicamente gratuita a servizio dell’utente, che ha solo il costo del suo indirizzo e-mail.

5) Rinforza la coesione della community

Se la nostra community è attiva e interagisce regolarmente, possiamo renderla ancora più viva e – allo stesso tempo attrarre nuovi membri – creando un’occasione di incontro, anche virtuale. Possiamo organizzare, ad esempio, una videoconferenza lanciando l’invito sulle piattaforme social in cui siamo presenti, così da portare i follower nel nostro database, raccogliendo gli indirizzi email di coloro che sono realmente interessanti al brand e desiderano fare parte della community.

Prepararsi un ordine del giorno, come suggerisce Pulizzi, è utile per guidare la conversazione, così come è utile condividerlo in anticipo coi potenziali partecipanti in modo tale che abbiano un’idea di cosa aspettarsi e si sentano coinvolti, percependo le richieste – come fornire l’email – come un’azione normale e non invasiva.

Nuovi modelli di content strategy al Marketing Forum

Generare nuovi pubblici, fidelizzare le audience e costruire un vantaggio competitivo differenziante: Joe Pulizzi, pioniere del content marketing che ha fondato il Content Marketing Institute e lavorato al fianco di centinaia di organizzazioni della Fortune 1000 – tra cui HP, LinkedIn, SAP e the Gates Foundation –, condividerà la sua esperienza e i suoi insight al Marketing Forum.

Il Marketing Forum è l’evento interamente dedicato al Marketing Strategico che ospiterà alcuni dei maggiori esperti internazionali del settore: oltre a Joe Pulizzi, Neil Patel, il digital marketer più influente del momento, Nathalie Nahai, ricercatrice e consulente sui temi della web psychology e del consumer behavior, e Giuseppe Stigliano, esperto di customer experience e business innovation, ed Emanuele Frontoni, punto di riferimento mondiale sull’AI, saranno i protagonisti dell’edizione 2024, dedicata alle strategie più efficaci per far crescere il business nell’era dell’intelligenza artificiale.

Il programma completo dell’evento è disponibile qui.

Fonte: Performance Strategies 

Articoli correlati

“La Terapia d’urto nel Network Marketing” di Andrea Cesaro

La redazione

Il futuro è Network Marketing! di Andrea Cesaro

La redazione

5 azioni per convertire i follower in clienti fidelizzati

La redazione

Lascia un commento

Per offrirti un' esperienza di navigazione efficace il nostro sito utilizza dei Cookies. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo. Chiudi Trattamento dei dati personali