Tecnica

“Pubblic Speaking: arma a doppio taglio” di Andrea Bordin

L’autostima, la stima in se stessi, è spesso appesa ad un filo sottile.

Almeno la mia lo era!

Forse è così anche per te?

Magari la tua vacilla di tanto in tanto ma non rappresenta per te una condizione così predominante.

Di sicuro quando qualcosa o qualcuno ci mette nella condizione di sentirci meno sicuri di noi stessi, di solito ci sentiamo stretti tra due morse:

  • da un lato il faticoso desiderio di ostentare sicurezza in noi per non palesare il contrario agli altri e sentirci emotivamente esposti e vulnerabili. La fatica di fingersi sicuri.
  • dall’altro il disagio emotivo, la paura di non farcela e patirne i danni, di subire l’implacabile giudizio degli altri sapendo che ci massacrerà.

Diciamolo, quando nel profondo della nostra anima ci sentiamo non adatti e insicuri, lì, in quei momenti si sta proprio di m… di un male che vorremmo fuggire.

Quando mi sono reso conto che era per me più frequente incontrare cose che non conoscevo piuttosto che le convinzioni di sapere, ho aperto la mia mente ad esperienze che prima avrei considerate stupide solo perché per me incomprensibili.

Così facendo ho rinforzato giorno dopo giorno quel filo al quale sono appeso e ora so, che non mi basterà una vita per trovare risposta a tutte le mie domande.

Il parlare al pubblico è stata l’attività che più di tutte mi ha aiutato. Solo però dopo aver capito cosa dovevo fare per riuscire a farlo per il mio piacere e non per bisogno.

Se riesci a parlare al pubblico sospendendo il giudizio verso te stesso e verso gli altri, riesci a entrare in uno stato di piacevolezza tale che per te diventa appagante il modo in cui lo stai facendo e non cosa pensa di te chi ti ascolta.

Così il parlare in pubblico diventa un’arma tagliente contro le insicurezze.

Se invece il piacere è condizionato dai feedback che cerchi negli altri e per questo sei costantemente alla ricerca di aver il controllo su tutto e su tutti, allora il parlare al pubblico può diventare una trappola.

Così può diventare l’altro lato della lama, quella che ferisce anziché guarire.

Tutto ciò mi è stato talmente utile che ho creato un Protocollo dal nome Speech in Flow e l’ho inserito nel mio metodo NeuroVoiceColors®.

Ti piacerebbe fare di questa abilità la tua arma vincente?

Se cerchi una soluzione veloce per te, tipo un paio di giorni di corso e “diventi il fenomeno del public speaking”, lascia perdere.

Io non faccio al caso tuo!

Se invece vuoi sapere come ho fatto io e com’è strutturato il protocollo per imparare a parlare in pubblico in modo eccellente e soprattutto utile prima a te e poi a chi ti ascolta, prendi adesso un appuntamento personale e gratuito con me cliccando qui sotto e ti spiegherò personalmente passo dopo passo cosa faremo insieme.

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