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NANO SYSTEM: Come ridurre plastica e inquinamento a partire dall’acqua. Facile con Nanosystem!

Uno dei più grandi problemi che l’umanità si trova a dover affrontare è l’inquinamento di plastica: tali rifiuti stanno danneggiando il nostro habitat e la nostra salute in modo permanente. Cerchiamo di analizzare il fenomeno e capire come sostituire la plastica.

Perché bisogna ridurre la plastica: alcuni dati

La produzione indiscriminata di plastica ha stravolto la realtà nel corso di qualche decennio ed oggi è un’enorme minaccia per il pianeta e gli esseri viventi. Per capire quanto è importante ridurre la plastica in circolazione riportiamo alcuni dati significativi:

  • All’anno si producono 460 milioni di tonnellate di plastica e 353 diventano rifiuti ;
  • Il 22% dei rifiuti non vengono smaltiti né riciclati, finendo dispersi nell’ambiente;
  • Negli oceani se ne trovano già 110 milioni di ton e ogni anno ne finiscono altri 11;
  • Solo nel Mediterraneo annualmente sono versati 229 mila ton di rifiuti in plastica;
  • Si stima che globalmente, nel 2040, ci saranno 50 kg di plastica per m² di costa.

Le previsioni per il futuro sono decisamente negative: entro il 2060 si prevede che il consumo globale di plastica triplicherà da 460 milioni di ton a ben 1231 milioni. Solo la metà dei rifiuti finirà in discarica e 44 milioni di tonnellate saranno dispersi in natura.

L’inquinamento da plastica e microplastiche

Com’è facile intuire, la prima vittima di tutto ciò è il nostro ecosistema. La plastica è l’inquinante più diffuso al mondo, sia in terra che in mare, e in quantità incontrollate: sono a rischio sempre più specie animali che possono ingerire o incastrarsi tra i rifiuti.

Ma l’inquinamento da plastica è particolarmente pericoloso per una seconda ragione: col tempo la plastica nel mare inizia a deteriorarsi in frammenti minori di 5 mm, formando così le microplastiche. Queste possono originare da alcune attività umane, come il lavaggio dei vestiti, o dai rifiuti dispersi nell’ambiente, come le bottigliette d’acqua.

Le microplastiche sono invisibili ed onnipresenti, tanto da essere state trovate non solo nei ghiacciai, nei fondali marini, in cibi e bevande, ma persino negli animali e negli umani.

Non sappiamo tutte le conseguenze delle microplastiche per la salute: conoscendo però i processi chimici coinvolti nella produzione della plastica, le prospettive non sono buone.

Come sostituire ed eliminare la plastica

Per ridurre la plastica nel pianeta servirà intraprendere azioni unite e coordinate a livello globale. Nel nostro piccolo, però, possiamo già fare la differenza: ecco alcuni modi in cui si può sostituire la plastica ed eliminarla dalla nostra vita, per quanto possibile.

  1. Smettere di consumare alcuni oggetti d’uso quotidiano di cui spesso abusiamo, anche inconsapevolmente: plastica usa e getta come cotton fioc e rasoi, plastica monouso come cannucce o stoviglie e, non per ultimo, le bottiglie d’acqua.
  2. Rivedere la nostra mentalità di acquisto, sapendo che esiste sempre una migliore alternativa rispetto alla plastica: scegliere la vendita di prodotti alla spina, i mercatini alimentari e agricoli a km 0, l’acqua del rubinetto rispetto all’acqua in plastica;
  3. Sentirsi parte attiva del cambiamento e dire “stop” allo spreco di plastica in ogni modo possibile: riutilizzare contenitori ed imballaggi con il riciclo creativo dando loro una seconda vita, smaltire correttamente i rifiuti e fare la raccolta differenziata.

L’enorme impatto dell’acqua in bottiglia

Adottare un approccio “plastic-free” significa, in particolare, dire basta alle bottiglie di plastica: nel mondo si consumano più di un milione di bottiglie d’acqua al giorno, le quali spesso vengono gettate al primo utilizzo rappresentando così il 10% di tutti i rifiuti globali.

Proprio l’Italia detiene il triste primato di paese europeo con il più alto consumo pro capite di acqua in plastica, corrispondente a 206 litri l’anno a persona. Con questo dato alla mano è facile immaginare quante bottiglie di plastica vadano sprecate ogni anno.

Nonostante l’acqua di rubinetto sia periodicamente e tassativamente controllata, gli italiani non si fidano molto ad utilizzarla, se non in alcuni casi per cucinare e preparare bevande calde. D’altro canto, però, le microplastiche sono presenti anche nell’acqua in plastica.
Quindi, come fare per sostituire le bottiglie in plastica e bere un’acqua sana e pulita?

Una soluzione alle bottiglie di plastica

Preferire l’acqua di rubinetto è la scelta migliore se a questa si abbina un dispositivo per la sua purificazione, che permetta di migliorare la qualità e la composizione dell’acqua.

Un sistema di nanofiltrazione per l’acqua di casa consente di rimuovere un’ampia serie di agenti inquinanti, tra cui PFAS e microplastiche, rendendo l’acqua di rubinetto sicura e buona da bere al pari di un’acqua oligominerale – ovviamente senza sprechi di plastica!

Bere un’acqua libera dalla plastica è possibile: con il depuratore GOCCIA di Nanosystem puoi fidarti della bontà dell’acqua di casa in ogni momento e limitare notevolmente il tuo impatto ambientale.

Siamo sempre alla ricerca di agenti, collaboratori, rivenditori ed installatori per allargare i nostri orizzonti insieme a te e far conoscere il purificatore GOCCIA a più famiglie possibili!

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Ufficio stampa: NANO SYSTEM

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