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NANO SYSTEM: Caraffe filtranti per depurare l’acqua: funzionano davvero?

Le opinioni sulle caraffe filtranti possono essere tante e spesso confusionarie: se non sei sicuro che possa essere la soluzione adatta per depurare l’acqua di casa tua, scopri cosa c’è da sapere riguardo le brocche filtranti, il loro funzionamento e i possibili rischi.

Cosa sono le caraffe filtranti

Le caraffe filtranti sono dispositivi facili ed economici che molte famiglie utilizzano allo scopo di depurare l’acqua del rubinetto. Le brocche non vanno né ricaricate né collegate alla corrente, ma dispongono di un componente essenziale che ne regola il funzionamento.

Parliamo delle cartucce filtranti removibili: generalmente costituite da carboni attivi, resine o altri materiali, presentano uno specifico limite di capacità nominale per la filtrazione dell’acqua, superato il quale è necessario sostituire il filtro esaurito con uno nuovo.

Per usare la brocca filtrante è sufficiente inserire l’acqua di rubinetto dal foro superiore della caraffa: la cartuccia, posta a metà del contenitore, filtra l’acqua non trattata da alcuni componenti sgradevoli o inquinanti, tra cui pesticidi, cloro, calcare e alcuni metalli pesanti. Dopo pochi minuti, l’acqua filtrata passa sul fondo della brocca per essere bevuta.

Le caraffe filtranti funzionano?

La domanda più giusta da porsi è questa: le cartucce filtranti funzionano per depurare l’acqua di casa? A livello strutturale, i filtri per le caraffe in commercio sono effettivamente in grado di modificare le proprietà organolettiche e rimuovere alcune sostanze dall’acqua.

Ciononostante, il loro funzionamento è strettamente influenzato dalla capacità filtrante, ossia il massimo volume d’acqua trattabile entro cui l’efficacia della cartuccia è garantita. Un uso prolungato dei filtri può infatti portare a conseguenze potenzialmente pericolose.

Inoltre le caraffe filtranti non sono in grado di abbassare il residuo fisso dell’acqua, ma anzi, aumentano la quantità di sodio presente. Per rimuovere efficacemente gli ioni cloro e calcio, responsabili di cattivi odori e calcare nell’acqua, il sistema filtrante rilascia ioni sodio all’interno dell’acqua così come farebbe un addolcitore, e non come un purificatore.

Se l’obiettivo è solo migliorare odore e sapore dell’acqua può aver senso usare le caraffe filtranti, ma non sono adatte a chi cerca un’acqua povera di sodio e non contaminata.

Le caraffe filtranti fanno male?

In passato si è parlato molto delle caraffe filtranti, tanto che il Ministero della Salute si pronunciò nel 2012 contro il loro utilizzo: nel corso degli anni sono stati apportati una serie di miglioramenti dai produttori per limitare i rischi derivanti dalle brocche filtranti.

Tuttavia, diverse indagini dimostrano tuttora gli effetti nocivi e pericolosi delle caraffe filtranti, tra cui il rapporto dell’ANSES (Agence Nationale de Sécurité sanitaire de l’Alimentation). È stato dimostrato come l’uso dei filtri, soprattutto se inadeguato, possa:

  1. Provocare il rilascio di contaminanti di cui ioni argento, sodio, potassio e ammonio;
  2. Abbassare il pH dell’acqua a 6 sotto il livello ideale, rendendola più acida e corrosiva;
  3. Causare la proliferazione di batteri, muffe o funghi, se la pulizia viene trascurata.

Considerati questi elementi, forse non è tanto il caso di interessarsi alla “migliore caraffa filtrante”, quanto piuttosto optare per il miglior sistema di depurazione per l’acqua di casa.

Alternative per depurare l’acqua

Sappiamo quindi che la caraffa filtrante rende l’acqua di rubinetto più piacevole e ne abbassa il calcare, ma non elimina microrganismi quali virus, batteri e sostanze nocive. Nonostante questo, spesso pare essere l’alternativa più economica. Ma ne siamo sicuri?

Stimando, ad esempio, il consumo medio di acqua in una famiglia di 4 persone in circa 12l al giorno (compresa l’acqua di cottura dei pasti), e considerando che la capacità filtrante media della cartuccia si aggira sui 100l, il filtro andrebbe cambiato almeno 3 volte al mese!

Per tutti questi motivi, le caraffe filtranti non sono adatte a chi desidera effettivamente migliorare la qualità dell’acqua di casa e bere un’acqua esente da agenti contaminanti.

La soluzione più adatta è un vero e proprio purificatore domestico, che permette di depurare l’acqua di rete da tutte le impurità come batteri, metalli pesanti, cloro, nitriti e nitrati, abbassando la concentrazione di sali per rendere l’acqua più dolce e leggera.

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Ufficio stampa: NANO SYSTEM

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