“Ciao Andrea, Ciao Alessandra, benvenuti su Networker Magazine e grazie per questo momento di formazione e vostra esperienza che ci regalate direttamente da New York”
Raccontateci come è iniziata questa avventura che sappiamo sta andando alla grande. Un gruppo importante in Italia ma anche nel resto d’Europa.
Andrea: Tutto inizia nel 2007 quando apro un codice da consumatore. All’epoca ero uno sportivo professionista nel mondo del rugby e cercavo integratori che mi aiutassero nella mia attività. Il mio sogno all’epoca era quello di giocare a rugby da professionista e lo stavo facendo, quindi ho deciso che non era il momento giusto per me di iniziare a fare il Networker. Nel 2014 incontro Alessandra e da li ad un anno decidiamo di intraprendere questo percorso insieme.
Alessandra: Anche io inizio nel 2007 ed ero in una fase un po grigia della mia vita, perché ero molto indecisa sul da farsi del mio futuro. Lavoravo nell’azienda di famiglia però non volevo diventare lavoratrice come mio papà, fuori casa dalla mattina alla sera, tutti giorni della settimana. Un giorno partecipo ad un meeting e mi vengono presentati i quadranti del cash flow di Kyosaki e mi si è aperto un mondo, da dove ho iniziato a studiare il potenziale del Network Marketing.
Da quel momento ho cambiato totalmente vita e ho detto a mio papà che non volevo portare avanti l’azienda di famiglia. Da li mi sono chiesta cosa volessi fare realmente della mia vita. Avevo la passione di lavorare in ospedale e ho deciso di studiare come infermiera. Nel frattempo ho iniziato a sviluppare questa attività di Network Marketing che mi ha permesso di lasciare ben tre lavori a tempo indeterminato.
Quando abbiamo deciso di dedicarci al 100% a questa attività lo abbiamo fatto in primis per avere un migliore stile di vita, quindi non avere capi, decidere di poter viaggiare, poter decidere di stare con chi vogliamo quando vogliamo e poi permettere un miglior stile di vita anche a chi ci sta intorno.
Siamo all’inizio di un lungo percorso di tanti obiettivi che ci siamo posti e che piano piano stiamo raggiungendo
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Professionale e studio, sono due parole che avete usato per descrivere il modo in cui vi siete approcciati al Network Marketing. Questo significa che lo avete affrontato come una vera attività imprenditoriale?
Questa è una attività a tutti gli effetti ed ha bisogno del suo percorso formativo. Bisogna impararla, studiare, provare, sbagliare e da li si cresce.
Spesso viene detto che è una attività semplice, dal guadagno semplice e che con poco ti arricchisci e alla portata di tutti. Non è cosi! Se non si ha voglia di studiare e cambiare mentalità è alla portata di nessuno. E’ molto complicata a livello emotivo ed emozionale.
Se è vero che non hai un azienda fisica con dipendenti, magazzini, fornitori, debiti… hai degli sforzi emotivi molto difficili e se non ti prepari sei morto.
E voi in che modo vi siete preparati?
Noi costantemente studiamo, leggiamo libri di tutte le tipologie, da Robert Kyosaki a libri di finanza, e-commerce, come costruire un business online e gestire tutto da casa e ci siamo specializzati proprio in questo. Abbiamo studiato come fare funnel su facebbok, su instragram, come funzionano le varie piattaforme.
Facciamo corsi trasversali e facciamo formazione con la nostra azienda. Il miglioramento deve avvenire giorno dopo giorno, per poi poter formare anche il nostro team.
Come dicono i nostri grandi Leader, in questa attività devi passare in una porta molto larga ma molto bassa. Devi avere l’umiltà sempre di imparare da qualcun altro perché se pensi di arrivare sei morto e le cose non funzionano più.
Questa è una attività che si basa sull’influenza su altre persone.
La gente è abituata ad avere influenza se deve dare degli stipendi, perché il dipendente deve ascoltare quello che tu dici. L’insegnante dice una cosa lo studente deve ascoltare. Qui la gente è tenuta a non ascoltarti se non sei un esempio, quindi ti devi formare perché l’influenza l’acquisisci studiando e dando l’esempio.
In che modo riuscite a trasferire tutto questo, e soprattutto la parte più online e “moderna” al vostro team?
Sicuramente formiamo chi desidera essere formato senza imporre nulla a nessuno. A seconda dell’obiettivo della persona andiamo a trasferire le informazioni. Chi vuole crescere nell’online avrà tutti gli strumenti per creare il proprio business online, diversamente avrà altri strumenti e materiali e un “pacchetto” chiavi in mani per poter lavorare.
Abbiamo creato un modello semplice, plasmabile e duplicatile per tutti quanti.
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In che modo state vivendo l’evoluzione che il Network Marketing ha avuto in questi ultimi anni? Come pensate si evolverà nel prossimo futuro e voi come lo affronterete?
Alessandra: Fino ad ora non ho trovato nulla di migliore per i giovani. Qui puoi veramente crearti un veicolo economico per fare quello che vuoi. Tu ti crei una rendita, una entrata mensile per fare quello che vuoi. Se vuoi fare volontariato hai comunque bisogno di una entrata economica per mangiare e vivere. Se vuoi fare il musicista, il cantante o il rugbista e non li fai a livello super professionale non ti permettono di mangiare. Questo è un veicolo economico per sviluppare le tue passioni. Anche per chi ha un lavoro di mille euro, è un papà di famiglia e ha 3 figli, dove sicuramente arrivare a fine diventa complicato, lo puoi affiancare e fare diventare una entrata aggiuntiva.
Per il futuro lo vedo un mercato che cresce sempre di più. Lo vediamo tutti i giorni con la nascita di nuove aziende. Tutti una volta nella vita si troveranno a fare Network. Ci sarà a chi piacerà di più e a chi meno, chi troverà il giusto team e chi mollerà dopo pochissimo, chi da cliente e chi da incaricato. Un mercato in fortissima espansione.
Andrea: Sicuramente c’è più concorrenza con i business che nascono solo online. Tanti ne nascono e tanti ne muoiono e c’è molta distrazione perché il ragazzo che cerca informazioni su internet trova Affiliate Marketing, Amazon FBA può fare un sacco di cose e quindi è distratto. Poi vai a vedere in profondità e devi investire tanti soldi altrimenti non funziona nulla.
Dobbiamo essere noi a creare messaggi forti, che arrivano ovunque e spiegare come stanno le cose, perché purtroppo c’è ancora tanta disinformazione.
Per spiegare bene come stanno le cose in quale difficoltà vi trovate più spesso quando raccontate questa opportunità?
La difficoltà più grossa è che le persone quando sentono la parola Network Marketing o il nome dell’azienda, avendo già un loro background, lo associno a truffa, schema ponzi, una piramide… e chiudono il cervello senza volerti più ascoltare.
Proprio per ovviare a queste situazioni noi abbiamo fatto un rebranding completo del nostro sistema comunicativo parlando di economia collaborativa, di sharing economy, di economia sociale, di lavoro in team e non parlando mai di azienda, prodotti e network marketing in modo che le persone vengano ad ascoltarti senza un pre-giudizio iniziale. Una volta che hanno sentito decideranno se gli piace o meno. Avere un freno prima solo perché usi una parola o un altra a noi sembrava un grosso limite e abbiamo lavorato fortemente sul modello comunicativo.
Altra grande difficoltà è che le persone non hanno un capo.
Non hai nessuno che ti dice quello cosa devi fare, non fai investimenti e che succede? Se non sei auto disciplinato non fai niente di conseguenza non hai nessun risultato. Devi quindi essere disposto ad imparare e autodidatta. Il problema però è che nessuno ci insegna ad essere autodidatta. Fin da quando siamo bambini c’è sempre stato qualcuno che ci ha insegnato e detto cosa dovevamo fare.
Ultimamente vediamo che si stanno formando tanti gruppi e team ad un livello imprenditoriale molto alto che utilizzano gli strumenti dell’azienda ma si muovono con molta autonomia, quasi un’azienda nell’azienda. Le aziende di Network Marketing in che modo si stanno evolvendo e supportano in tutto questo i loro distributori?
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Quale è stato il vostro primo obiettivo raggiunto grazie a questa attività?
Beh diciamo che ne avevamo tre e tutti sono stati raggiunti. Il primo era che Alessandra lasciasse il lavoro, il secondo era un viaggio, ovvero andare in crociera con l’azienda che compieva 60 anni e lo faceva nella nave più grande del mondo, il terzo era essere oratori internazionali e oggi lo siamo sia in Europa che in altre parti del mondo.
Poi abbiamo il prossimo obiettivo… che è quello di creare la nostra famiglia e raggiungere la prossima qualifica in tre.
AUGURI RAGAZZI 🙂
Che consiglio vi sentite di dare a chi sta iniziando questa attività e a chi non ha raggiunti ancora risultati?
Alessandra: A chi sta iniziando il mio consiglio è quello di arrivare a raggiungere l’obiettivo per il quale hai la possibilità di lasciare serenamente il tuo primo lavoro. In questo modo ti senti libero di lasciare il tuo primo lavoro o comunque se qualcosa nella tua azienda non dovesse funzionare hai un bel paracadute aperto. Raggiungere un entrata media economica non è scalare l’Everest e possono farlo tutti… fatelo!
Arrivati a quell’obiettivo decidete se andare avanti e farne uno stile di vita o comunque avere una entrata in più e avere una vita un pochino più serena a livello economico.
Andrea: Altro consiglio che mi sento di dare è che l’erba del vicino non è più verde è sempre erba uguale. Alle persone che iniziano e cambiano continuamente aziende dicendo quel piano è meglio, quel prodotto è meglio, l’azienda è meglio, vado più veloce … mi sento di suggerirgli che spesso non è cosi.
Sei tu che se cresci e migliori fai funzionare qualsiasi azienda e qualsiasi piano compensi.
Non cambiare mille aziende, scegli bene la prima e quando ci sei dacci dentro e crescerai tu e i tuoi guadagni.