Storie di successo

Intervista a Andrea Bordin di NeuroVoiceColors

E’ con grande piacere che diamo il Benvenuto a Andrea Bordin, Manager che da oltre 20 anni collabora con aziende leader in Italia in ambito formativo e dal 2015 si è specializzato sulla VOCE.

Nel 2022 siamo pronti, grazie ad una collaborazione strategica, a formare tanti Networker ad utilizzare nel modo migliore la propria voce migliorando la propria comunicazione e portarla ad un livello di successo personale e professionale.

Grazie a tutti gli amici di Networker Magazine e grazie per questa opportunità.
Il tema della voce è molto più importante di quanto si possa immaginare e anche io stesso ne sono divenuto consapevole quasi per caso. Ho scoperto il mondo della voce nel 2010 quando ho conosciuto il grande Ciro Imparato grandissimo studioso della voce.

Con lui ho fatto un percorso che è durato diversi anni fino al 2015, anno in cui è venuto a mancare, e mantenendo fede ad una promessa che avevo fatto a lui quando aveva saputo di essere ammalato, decisi di lasciar stare tutti i miei incarichi manageriali e continuare lo sviluppo dei suoi studi sulla voce.

Presi in mano tutto il progetto di Ciro studiando quello che lui non aveva fatto in tempo a trasferirmi nella sua formazione. In questo percorso ho capito che le connessioni che esistono con il suono della nostra voce, i nostri comportamenti, la nostra psicologia anche a livello neurologico e addirittura fisiologico sono legami molto stretti.

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Se le persone fossero consapevoli dell’uso che fanno della loro voce e di quali conseguenze può procurare probabilmente ci presterebbero più attenzione.

La mia Mission è quello di divulgare queste informazioni affinché le persone possano avere uno strumento di facile utilizzo per poter vivere una vita migliore, che sia fatta di emozioni maggiormente equilibrate e quelle che desideriamo di più e poi perché no ottenere maggiori risultati e successi nella nostra vita personale e professionale.

Sicuramente il mondo del Networking è estremamente importante sia per le opportunità che offre, sia per la metodologia del sistema. Troppo spesso però ho visto persone estremamente entusiaste nel conoscere questo sistema e poi facilmente abbandonare. Il lavoro del Networker è estremamente importante e complesso perché  è una persona che aiuta altre persone tendenzialmente scettiche, più deboli o sfiduciati convincendole che il Network Marketing è una grandi opportunità non solo economica.

Il Networker deve abbattere tutti quei muri e lo può fare solo grazie ad una comunicazione estremamente efficace. Ecco perché la voce diventa uno degli strumenti più importanti. Il suono riesce a condizionare proprio a livello neurologico il nostro sistema.

Mi piace il pensiero che spesso ho sentito e condivido che aldilà del guadagno, le persone nel Network si arricchiscono come persone prima ancora che nei guadagni.

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Nel Network c’è l’amplificazione di una delle condizioni essenziali di qualsiasi business che è la relazione.

Il Network vive della relazione che il networker stabilisce non solo con i propri clienti ma con i propri collaboratori. Se si parla di relazione dobbiamo imparare a comunicare meglio.

C’è poi l’aspetto della vendita, che è direttamente legata al fattore umano e noi spontaneamente tendiamo a fidarci da chi si rende credibile come persone prima che come prodotto o servizio.
Agli occhi di chi ci guarda e alla orecchie di chi ci ascolta risultiamo non coerenti con il messaggio che stiamo cercando di comunicare.

La voce si può allenare a queste situazioni? Nel momento che si può allenare sarà una voce che rispecchia i nostri valori o si può pensare che è una voce finalizzata ad un obiettivo?

Il metodo è concepito per offrire la possibilità di migliorare la propria voce mantenendo anzi aumentando la propria spontaneità.

Il rischio di perdere spontaneità lo si assume quando si fa un corso puro di dizione, mentre il metodo NeuroVoiceColors è pensato proprio per rendere l’individuo che lo fa suo il più spontaneo possibile, sbloccandosi fisicamente. La voce ha una forte relazione con il corpo e viceversa.

Se ad esempio io devo parlarti di valori che ci contraddistinguono, nel momento in cui decidiamo di svolgere la nostra professione nel migliore dei modi, con eticità, rispetto, garbo, gentilezza … sto parlando di valori che sono interni a noi. Se voglio che le persone che mi ascoltino credano in quello che sto dicendo devo usare la voce che sto usando in questo momento” (guarda il video min. 13:40)

Averti ascoltato in questi esempi Andrea mi ha trasmesso emozioni diverse a seconda del tono della voce da te utilizzata. Questo lo trovo fantastico perché attraverso la voce non solo arriva il messaggio ma per chi “ascolta” arrivano emozioni diverse. Tutto questo da un mio punto di vista è fondamentale nel lavoro ma è di una potenza enorme se viene appreso nella comunicazione di tutti i giorni dove i messaggi possono avere una maggiore incisività.

Quando non “gestiamo” bene la nostra voce, perché non sappiamo come farlo e perché nessuno ci insegna ad usarla nel modo corretto, rischiamo di dire cose belle con una voce che inficia la bellezze di quelle cose che vogliamo dire.

A volte pregiudichiamo delle relazione semplicemente perché il nostro suono non era coerente. A noi, essere umani, piacciono le persone coerenti. A noi piacciono le persone spontanee.

La voce è più emozione o più razionalità?

La voce dovrebbe essere più emozione ma purtroppo usiamo troppo il cervello. Nella nostra cultura occidentale abbiamo un bisogno che è quello del controllo. Noi dobbiamo sempre controllare qualsiasi cosa. Nel controllare siamo sempre in allerta e forte attenzione verso tutto e tutto e verso noi stessi. Di conseguenze verso quello che diciamo. Perché dobbiamo avere la percezione di tutto quello che succede intorno a noi, intervenire e difendersi … non si sa da cosa ma abbiamo questo istinto. Diversamente dalle culture orientali dove non c’è la cultura del controllo ma anzi c’è la cultura del lasciare andare. Dove il cervello razionale si ferma e agisci per quello che ti dice il subconscio.

Guarda l’intervista integrale su Youtube

La voce a seconda dell’intensità che ha, ha bisogno di più o meno aria, l’aria influenza la respirazione, la respirazione influenza l’attività cardiaca , la frequenza cardiaca interviene direttamente sul sistema nervoso autonomo che ha la funziona dell’omeostasi cioè dell’equilibrio. Questa è tipica in qualsiasi essere vivente. Ecco perché funziona la voce.

Quali consigli ti senti di dare a chi sta iniziando ora a fare Network?

Considerando che uno dei parametri espressivi della voce è il sorriso, la prima cosa che consiglierei di allenare è il sorriso. Troppo spesso vedo persone che diventano serie quando parlano di cose “serie” ma serioso ma non significa serio. Il sorriso apre a molte porte e condiziona il suono della voce. L’altro elemento che aggiungerei è rallenta. Parla più lentamente.

Impegnandosi al 20% possiamo raggiungere l’80% dei risultati. Miglioriamo mentre stiamo vivendo.

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