E’ un piacere avere qui con noi Giordano Carretta, Leader Internazionale ANAGIC.
Ciao Giordano e benvenuto su Networker Magazine. E’ un piacere intervistarti e ascoltare la tua storia che veramente è un esempio per tanti ragazzi e non solo che seguono il loro sogno. Un sogno nel tuo caso prima Americano e che poi invece si è trasformato nel sogno del Network Marketing. Racconti un po della tua storia.
Buonasera Cristian, intanto volevo ringraziarti per avermi qui ospite con te. Per me è un grandissimo onore essere intervistato da te e volevo subito scusarmi in anticipo con chi ci guarderà se il mio italiano non sarà perfetto. Vivendo da oltre dieci anni all’estero potrei fare qualche errore in italiano, quindi mi scuso in anticipo.
In questo momento sono in California, a Newport Beach, negli Stati Uniti d’America, dove vivo da circa quasi undici anni ormai e dove ho conosciuto il Network Marketing. Sono nato e cresciuto a Roma e mi sono trasferito nel 2012 in America un po per disperazione perché ero uno di quei ragazzi che a scuola era stato bocciato tre volte al liceo, l’università non l’avevo fatta e io volevo fare il calciatore. Quello era il mio unico sogno, poi anche quello svanito. Quando ho deciso di andare in America ero pronto a inseguire il sogno americano. Non sapevo però cosa fare, non avevo nessuna esperienza lavorativa, non avevo un pezzo di carta che attestava delle competenze, non conoscevo nessuno e non parlavo l’inglese molto bene. Nonostante questo parto con grande entusiasmo pensando che l’America mi avrebbe dato tante opportunità, che avrei trovato un lavoro facilmente che con un ottimo stipendio … ma in realtà poi ho scoperto che non era così e per i primi tre anni sono state solo difficoltà . Devo ringraziare di soprattuto la mia famiglia perché mi hanno sostenuto durante quel periodo e questo percorso, anche se non avevo neanche una idea di quello che avrei fatto.
Ho iniziato dal basso, perché nessuno mi dava lavoro. Finché un ragazzo italiano che aveva un ristorante decide di aiutarmi e ho iniziato a fare le pulizie e le consegne per lui. Ho dormito sul divano di un mio amico per quasi un anno perché non potevo permettermi un affitto.
Per tre anni ho fatto questa vita dove lavoravo dal lunedì alla domenica. Durante quel periodo ho accumulato debiti su debiti fino ad arrivare a 30.000€ di debiti.
Nel 2015, io dico sempre che Dio ha risposto alle mie preghiere, perché solo così posso descrivere come è cominciata tutta questa attività, ho conosciuto una ragazza su Tinder e per sbaglio sono finito in una presentazione sul nostro progetto perché mi trovavo in quella zona mentre stavamo parlando. Quel giorno ho visto la presentazione, sono rimasto fin da subito colpito e da li è iniziato tutto. La cosa che mi ha cambiato tutto è che la persona che ha fatto la presentazione, alla fine dell’evento mi prese da una parte, gli raccontai un po la mia storia e mi disse che avrei potuto avere successo aprendo il mercato italiano che avrebbero aperto da li a poco.
Ovviamente per me l’ostacolo più grande erano i soldi, perché per entrare nel progetto ci vogliono 5.000$ e io già avevo 30.000$ di debiti. Quindi quando l’ho detto ai miei genitori hanno preso subito un last minute flight, sono venuti in California e mi detto che ero pazzo e già pieno di debiti. Ma io ero così convinto che insieme abbiamo deciso di fare un altro debito e iniziare questo business.
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L’inizio non è stato dei più semplici e non avevo nessun guadagno. Dopo un anno e mezzo due, ho capito che dovevo imparare dalle persone che avevano successo. Non potevo fare tutto da solo. Non ho mai chiesto aiuto a nessuno, ho detto no, farò tutto da solo. Quando invece ho capito che bisognava togliersi quell’ego da dosso e imparare da persone che avevano già avuto successo, tutto iniziò a cambiare e piano piano il business è decollato e ho cominciato a venire in Italia per seguire l’ufficio italiano. Era il 2016 e la prima cosa che mi hanno detto è stato “Stiamo quasi per chiudere e questo business non va. La gente non lo capisce, gli italiani sono scettici, il prodotto costa troppo.” La mia risposta è stata: “Aspettate perché sto imparando dalle persone migliori che ci sono in azienda. Ho la fortuna di essere affiancato dai top mondiale dell’azienda e possiamo portare l’Italia ai vertici dell’Europa, perché anche io so che gli italiani sono scettici, però so anche che sono persone con molta passione quando credono in qualcosa.”
Da lì sono venuto in Italia otto volte in 22 mesi. Abbiamo iniziato a fare formazioni ed eventi id io a formarmi anche a livelli molto importanti. Piano piano abbiamo creato il nostro mercato e oggi siamo tra i primi in Europa e stiamo per arrivare ai vertici mondiali.
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La tua storia a un certo punto cambia grazie ad un tuo cambio di atteggiamento. Ti togli di dosso quell’ego e cominci a chiedere aiuto e a formarti. Quindi la formazione per te è stata estremamente importante.
Sì è stato estremamente importante soprattutto perché uno dei vantaggi del Network è proprio questo, ovvero che l’azienda paga il tuo upline se tu hai successo e quindi le persone che stanno già ottenendo risultati ti fanno formazioni gratuite che hanno un valore inestimabile. Quindi basta che tu ascolti e metti in pratica e segui i consigli di chi l’ha già fatto e puoi duplicare.
Quel cambiamento è stata la chiave di svolta per arrivare poi a risultati importanti nel mondo del Network.
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Il tuo segreto è stato anche essere un allievo perfetto che ha messo in pratica quello che ti veniva insegnato e oggi anche tu sta insegnando a tante persone.
Sì, assolutamente sì.
E cosa hai aggiunto oggi a quella formazione oltre alla tua esperienza di questi anni?
Formarsi costantemente. Una cosa che ho capito che il tuo team cresce solamente in base a quanto tu cresci. Nel momento in cui tu ti fermi e dici “ok adesso so tutto, faccio solo il leader o il manager” il tuo team si ferma.
Tutti gli anni investo decine di migliaia di euro in formazione, perché bisogna stare sempre al passo. Il mondo sta cambiando velocemente con l’intelligenza artificiale e le nuove piattaforme social.
Se non sei costantemente aggiornato si rimane indietro.
Anche sui social, magari due anni fa Instagram funzionava alla grande, adesso c’è Tik Tok, magari l’anno prossimo YouTube sarà il numero uno, quindi devi stare sempre al passo con quello che sta funzionando.
In questo momento qual è la tua strategia? O meglio strategia che poi è uno strumento di lavoro però diciamo come organizzi la tua strategia comunicativa per dare sia supporto al team, ma per farti conoscere e far conoscere l’attività che fai.
La mia strategia è sempre quella: IMPARO QUALCOSA DI NUOVO. Sempre lo applico perché io non insegno mai a nessuno una cosa che non ho applicato e che ha funzionato per me, anche se l’ho sentita da qualcuno che ha avuto risultati. Imparo, applico, verifico che funziona per me, lo insegno al team.
E il prossimo livello che cos’è? Quando insegni al team registri tutto e da lì crei dei micro contenuti che poi dopo diffondi su tutte le piattaforme. Questa è la mia strategia principale.
Così facendo tutti i miei follower, anche se non stanno nella mia compagnia, imparano sempre qualcosa di nuovo. E quindi, una volta che le persone ti percepiscono come una figura da cui possono sempre imparare qualcosa, poi riesci ad attrarre queste persone che dicono Ok, dimmi cosa stai facendo, voglio, voglio farlo anch’io. E questa è stata la mia strategia che ho continuato ad usare e che continuerò ad usare, che mi sta dando tantissimi risultati.
Parlando di strategia, tu sei un leader che deve seguire il proprio team, motivarlo e insegnargli tante cose,. Prima però hai detto una cosa importante, ovvero che alla base del successo c’è quello di continuare a fare l’attività giornaliera. Mi confermi che la tua attività giornaliera, anche nel trovare nuove persone e nuovi distributori sta continuando?
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Che consigli ti senti di dare a queste persone per iniziare un business all’inizio e anche qualche piccola strategia? O come organizzi tu la giornata affinché già queste persone che ci ascolteranno si sentiranno magari motivate, più sicure nel fare quello che è il lavoro del networker.
Il primo consiglio che io do sempre alle persone che stanno iniziando è di non preoccuparsi delle opinioni delle persone che li circondano. Quando inizi qualcosa di nuovo le persone intorno a te provano a buttarti giù, quindi la parte più difficile è proprio questo, sapendo che poi, una volta che si arriva al successo, tutto questo verrà eliminato.
Il secondo consiglio è di prepararsi al fallimento senza arrendersi. C’è gente che molla dopo 90 giorni ma erano così vicini ad avere quel breakthrough moment come lo chiama Tony Robbins e io dico sempre di fare un piano a lungo termine perché di soldi veloci, di cose facili, di guadagni senza fare niente chiunque vi promette queste cose scappate perché non esiste una cosa del genere.
Uno dei segreti del nostro successo è preparare le persone alle difficoltà senza fare promesse che non possiamo mantenere. Prepariamo le persone per un percorso che sarà difficile, con tanti fallimenti o tante difficoltà, con tanta crescita personale. Probabilmente dovrei cambiare tante abitudini, dovrei cambiare le persone di cui ti circondi, dovrei leggere nuovi libri, dovrai fare azioni scomode fuori dalla comfort zone, che è l’unico modo per crescere e mettere tutti questi aspetti dall’inizio. Quando tu prendi una persona è importante, perché se tu non fai questo, cosa succede? Le persone entrano con delle aspettative.
Quindi la cosa importante è proprio questa essere preparati alle difficoltà iniziali facendo un progetto a lungo termine che è di 2 o 5 anni di duro lavoro a testa bassa, senza avere dei risultati economici, ma concentrandosi solo sulla crescita personale e la formazione e imparare le abilità necessarie. Perché come se tu vuoi diventare un dentista, un avvocato, un ingegnere o qualsiasi professione, non è che fai tre mesi di formazione e sei il miglior avvocato del mondo. Costantemente devi formarti e piano piano poi arriverai a dei livelli.
E la stessa cosa nel network, che è una professione come tutte le altre dove ci vuole del tempo. L’unica differenza è che i risultati possibili qua sono irraggiungibili in qualsiasi altra professione.
In questo ultimo periodo si sta tornando un po al Network Tradizionale ovvero dopo tanto aver lavorato online e mancato contatto con le persone si sta tornando al contatto, ad incontrare le persone cosa ne pensi?
Si è vero e sono d’accordo anche io con questo e io sono un grande Fan dell’offline e delle riunioni. Durante la Pandemia il Network ha visto tante persone iniziare questo business e raggiungere ottimi risultati ma dopo la pandemia abbiamo visto che questi Leader sono deboli, perché gli manca tutta la formazione sul campo, il parlare con le persone dal vivo e fare l’attività tradizionale che poi è sempre stata alla base del successo in questo settore.I veri leader nascono negli eventi dal vivo. Li si percepisce la vera energia, si viene in contatto e da li si capisce …
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Io ho costruito tutto il mio business di persona. Mi vergognavo anche a fare un video. Con la Pandemia sono stato costretto. Ma il contatto con la persona è l’arma vincente. Proprio la settimana scorsa ho fatto una presentazione in una casa dove tutta la famiglia era li ad ascoltare e capire il prodotto e il business. Se questo avveniva online non sarebbero mai entrati nel team.
Noi abbiamo tantissime strategie social, ma poi se non impari l’abilità di fare questo in persona e avere l’abilità di coinvolgere persone in incontri ed eventi sarà difficile creare nuovi leader e persone che per anni rimangono con te. Siamo essere umani e abbiamo bisogno di interazioni umani.
La community è la cosa più importante.
Quali sono i tuoi obiettivi a medio, breve e lungo termine
AIUTARE più persone possibili a raggiungere la LIBERTA’. Non solo economica ma di TEMPO.
Quali consigli ti senti di dare a chi sta entrando oggi in questo business e sta muovendo i suoi primi passi.
L’importante è scegliere l’azienda giusta e il prodotto/servizio giusto. Quando stai mettendo tutto in un progetto devi pensare che devi costruire su qualcosa di solido e non sulla sabbia pensando che quello che faccio oggi lo posso lasciare alle prossime generazioni.
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