Tecnica

Cavalca il Cambiamento di Salvo Noè

Quando nei miei corsi parliamo di cambiamento sottolineo sempre che il cambiamento non è qualcosa riservato solo a chi vuole metterlo in pratica.

La nostra vita infatti è in continuo cambiamento, che lo si voglia o meno!

Cambiamo fisicamente cambiando costantemente ogni singola cellula del nostro corpo, e per fare tutto questo, non è richiesta la nostra approvazione. Così come non ci viene chiesto se siamo d’accordo o no dal mondo che, intorno a noi, cambia a velocità della luce.

Che ci piaccia o no, il cambiamento è parte integrante della vita.

La vera differenza per noi avviene quando facciamo in modo che il cambiamento produca un miglioramento, quando lo gestiamo a nostro vantaggio invece di subirlo e lo trasformiamo in un progresso.

Il problema è che spesso cambiare fa paura. Perché in maniera più o meno forte ci allontana da qualcosa che era parte delle nostre abitudini, forzandoci ad accettare una nuova condizione.

L’idea non ci piace e istintivamente respingiamo il concetto di cambiamento.
Dopo tutto “siamo fatti così”…

Allo stesso tempo però, siamo spesso insoddisfatti di quello che otteniamo dalla vita e vorremmo migliorare le cose.

Ma come possiamo fare in modo che le cose migliorino, se continuiamo a farle nello stesso modo di sempre?

Bella domanda. Non possiamo.

Infatti, le cose cambieranno e noi otterremo sempre lo stesso risultato se affronteremo le nuove situazioni con la vecchia mentalità? Una cosa che mi è sempre balzata all’occhio, in questi anni, nel mio lavoro, è che spesso si tende a vedere il cambiamento come una sorta di annullamento della nostra persona per costruirne un’altra con nuove caratteristiche. Come se cambiare volesse per forza dire buttare giù tutta la casa per ricostruirla da zero.

Pensate a frasi che tutti diciamo comunemente, come: “Sei cambiato, non ti riconosco più” oppure “Non cambiare mai!” … Leggendo tra le righe, si può facilmente notare come facciano pensare al cambiamento come a qualcosa di negativo, che ci modifica o sostituisce con qualcosa di sconosciuto e quindi pericoloso.

Niente di più sbagliato.

Cambiare abitudini, idee, punti di vista e quant’altro faccia parte di noi fa sì parte del cambiamento, ma non siamo “noi” a cambiare.
Al contrario, siamo noi che “decidiamo” di cambiare! Una nostra abitudine, una nostra idea, un nostro atteggiamento.

Il cambiamento è una straordinaria occasione di evoluzione, di espansione e di miglioramento di quello che siamo.

Se lo guidiamo consapevolmente non facciamo altro che partire dalla nostra condizione presente e migliorare quell’aspetto della nostra personalità o quel nostro modo di fare.

Perciò, come dicevamo, il cambiamento avverrà comunque, non abbiamo certo il dono di fermare il tempo o di cambiare le leggi della natura umana: ciò che possiamo e dobbiamo impegnarci a cambiare sono i risultati, le conseguenze di quello che accadrà comunque e indipendentemente dalla nostra volontà.

Allora, in questo modo la parola “cambiamento” potrà corrispondere a “miglioramento”.

E cambiare non vorrà più dire distruggere il vecchio sé per fare spazio ad uno nuovo, ma espandere il proprio sé così da farlo diventare qualcosa di più grande e diverso, in grado di accogliere sia quello vecchio che quello nuovo!

Non “cambiare noi stessi”, ma, anzi, diventare ancora di più chi noi siamo veramente!

Ecco perché gestirsi al meglio nella fase del cambiamento è una delle cose più importanti: in quel momento decidiamo se guidare la nostra vita verso la direzione che scegliamo o mollare il volante.
E ovviamente nel secondo caso, la migliore delle ipotesi è che tutto continui ad essere così come è …

In ognuno dei miei libri, nei miei seminari, nei dvd e ovunque abbia parlato e scritto, la parola “cambiamento” è ricorrente.

Non a caso in uno dei mie libri “Diventa il meglio di te” parlo molto di strategie del cambiamento e anche all’interno della Scuola di Coaching-Master in Comunicazione e Leadership, la straordinaria scuola di formazione per manager di successo, ho selezionato i materiali migliori di questi miei oltre 15 anni di formazione e ricerca per permettere ai corsisti di operare con gli strumenti più efficaci sul proprio cambiamento.

Quindi ti invito a fare questo semplice lavoro mentale: inizia a sostituire la parola “cambiamento” con “sviluppo di nuove abilità” e ogni volta che senti parlare di “cambiamenti” chiediti mentalmente come trasformarli in opportunità, in progresso.

SMETTILA DI LAMENTARTI E DIVENTA IL MEGLIO DI TE!

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