Motivazione

Abituarsi a Vincere di Riccardo Pittis

Vincere è un’abitudine e come tale va allenata ogni giorno ed in ogni situazione.

Una vittoria non è mai casuale. Nasce grazie ad una serie di fattori che a breve andrò ad elencare.

Ho avuto la fortuna di avere dei grandi maestri come Dino Meneghin, Mike D’Antoni, Bob McAdoo solo per citarne alcuni, da cui ho imparato cosa occorra fare per diventare dei vincenti come loro.
Dopo aver avuto una carriera molto fortunata in termini di vittorie, ho voluto studiare, in base alla mia esperienza, quali sono i meccanismi che portano a sviluppare una mentalità vincente ed ora ho il piacere di condividerli con voi.

E’ un elenco e non una classifica, perché tutti i 7 passaggi ricoprono la stessa importanza.

1. FIDUCIA

Se non hai fiducia in te stesso e nei tuoi mezzi, se non pensi di farcela o di potercela fare anche nelle situazioni apparentemente più difficili, non ce la farai mai.

Avere fiducia in sé stessi non vuol dire sopravvalutarsi, non vuol dire essere presuntuosi o arroganti. Si può credere nelle proprie capacità restando con i piedi per terra, si può pensare di essere bravi abbastanza per riuscire a farcela rimanendo umili.

Spesso la gente tende a sottovalutarsi, ad umiliare le proprie capacità sminuendole eccessivamente, dimenticando che nella vita ha già ottenuto successi importanti e tagliato traguardi prestigiosi.

Se in questo momento stai spalancando gli occhi, pensando che non sei sicuramente tu la persona di cui sto parlando perché in vita tua non hai mai fatto niente di buono né tantomeno raggiunto grandi obiettivi, sappi invece che sto parlando proprio a te!

Molti di noi non sono consapevoli di aver già fatto grandi cose fin dalla nascita, dimenticandole, dandole per scontate o sminuendone le difficoltà una volta fatte.

Camminare, parlare, scrivere, leggere, andare in bici, imparare a guidare, venire promossi, ottenere una laurea, trovare un lavoro, sposarsi, essere genitori e potrei proseguire per molto ancora, sono tutti successi personali ottenuti nell’arco di una vita grazie alle nostre capacità, alla nostra perseveranza ed alla nostra bravura.
Alcuni pensano che siano banalità. Una volta raggiunti questi traguardi, la gente dimentica in fretta le difficoltà, la fatica spesa per ottenerli e l’impegno profuso nell’affrontare situazioni sconosciute e tutt’altro che semplici.

Invece questi sono dei veri e propri SUCCESSI.

Una delle definizioni che preferisco della parola Successo è “participio passato del verbo succedere”. Far accadere le cose, farle succedere, grazie a noi stessi, questo è il vero Successo.

Quindi, quando vi manca fiducia in voi stessi, ricordate tutto quello che avete fatto fino ad oggi e tutti gli obiettivi raggiunti e ripetetevi nella vostra testa il mio mantra preferito: “IO SONO MOLTO MEGLIO DI QUELLO CHE IO STESSO PENSO DI ESSERE!“

2. CORAGGIO

Per ottenere i risultati che vogliamo raggiungere, per realizzare i nostri sogni più ambiziosi, non possiamo sederci ed aspettare che piovano dal cielo o che qualcun altro lo faccia al posto nostro. Nel bene o nel male, siamo sempre noi gli artefici del nostro destino.

In certi momenti occorre affrontare situazioni scomode, prendere decisioni difficili o fare azioni coraggiose.
Quando vuoi realizzare un obiettivo, devi avere il coraggio di prendere dei rischi, di uscire dal guscio delle tue sicurezze.

Avere coraggio non vuol dire non aver paura. La “paura positiva” può anzi mettere in guardia da eventuali pericoli e aumenta l’attenzione e la preparazione.

Prendersi dei rischi non vuol dire essere avventati, essere coraggiosi non significa essere incoscienti.
I rischi vanno sempre calcolati, ma non devono terrorizzare.

Il nostro nemico peggiore è la paura di sbagliare, quando invece l’errore è il modo migliore per progredire. Alcuni preferiscono non fare nulla piuttosto che correre il rischio di fallire.

Per essere dei vincenti occorre avere il coraggio di provarci.

ABBIATE IL CORAGGIO DI AVERE CORAGGIO!

3. ATTEGGIAMENTO

Se vuoi essere un Campione, devi pensare da Campione, devi comportarti da Campione, devi agire da Campione.

I Grandi, coloro che hanno raggiunto traguardi importanti in qualsivoglia settore, hanno nell’atteggiamento mentale, nel modo di approcciare i compiti, nella predisposizione al sacrificio, una potente forza che gli ha permesso di fare la differenza.

La voglia costante di migliorare, il non sentirsi appagati senza essere né avidi né insoddisfatti, la consapevolezza della propria forza restando sempre umili, sono tutte caratteristiche fondamentali per essere dei vincenti.

ABBIATE UN ATTEGGIAMENTO DA CAMPIONE, NON ATTEGGIATEVI DA CAMPIONI!

4. UMILTA’

Non ho mai conosciuto un campione (ed ho avuto la fortuna di conoscerne parecchi, sia dello sport che di altri settori) che non fosse anche umile.

Non bisogna confondere umiltà con remissività o con qualsivoglia forma di debolezza.

Essere umili non vuol dire essere sottomessi. Si può essere umili ed allo stesso tempo consapevoli della propria forza e bravura. Si può essere umili e comunque ambiziosi. Si può essere umili ed avere fiducia in se stessi.

L’umiltà ha più a che fare con il rispetto.

Gli umili sono forti, mentre spesso la presuntuosità e l’altezzosità sono tratti caratteristici delle persone deboli, che vogliono mostrarsi sicure all’esterno perché non riescono ad esserlo al loro interno. L’umiltà ti permette di non sentirti mai arrivato per poter così migliorare; di non pensare di saper già tutto per poter così imparare; di non sentirti mai troppo grande per fare le cose piccole.

SIATE COSI’ UMILI PER ESSERE GRANDI E SIATE COSI’ GRANDI DA ESSERE UMILI.

5. MOTIVAZIONE

E’ una parola molto utilizzata negli ultimi anni. Le aziende hanno bisogno di motivare i propri dipendenti, le squadre hanno bisogno di avere giocatori motivati.

La motivazione è considerata uno dei fattori più determinanti per il raggiungimento degli obiettivi. Ed effettivamente importante lo è, anzi direi fondamentale.

Ma cos’è la motivazione? Come e dove è possibile trovarla?

La motivazione è letteralmente un motivo per fare un’azione. Questa è la definizione più comunemente utilizzata per spiegare il significato della parola. La fonte può essere duplice e si può fare una differenziazione sostanziale tra motivazione esterna ed interna.

La prima dipende, come la parola stessa fa presagire, da fattori esterni materiali (soldi) o immateriali (fama, prestigio). La motivazione interiore invece non viene influenzata da fattori esterni, ma nasce all’interno ed è principalmente collegata alla passione ed al piacere.

Delle due, per quanto riguarda la mia personale esperienza, la seconda è stata di gran lunga la mia spinta propulsiva più importante, quella che mi ha permesso di raggiungere importanti traguardi prima come giocatore di basket e poi come mental coach.

I fattori esterni come il prestigio ed il guadagno economico li ho sempre considerati come una conseguenza di una forte motivazione interiore, che come un fuoco mi spingeva oltre la fatica, gli ostacoli o qualsiasi cosa si frapponesse tra me ed il traguardo prefissato.

E come è possibile trovare o far nascere una forte motivazione?
Prima di tutto occorre fare una precisazione fondamentale: la motivazione non può essere trasmessa da qualcuno.

Spesso vengo definito un motivatore, ma è una definizione che, seppur gratificante, è un po’ fuorviante rispetto a quello che faccio come mental coach.

Io non posso dare una motivazione ad un’altra persona proprio perché è totalmente soggettiva. Quello che motiva me, può non essere motivante per gli altri e viceversa.

Quello che normalmente viene confuso come motivatore è invece più un trascinatore, o presunto tale. Uno che sprona le persone a fare del loro meglio, utilizzando parole come : “ DAIII, FORZAAA, ANDIAMOOO” e via dicendo, oppure dando l’esempio con l’azione. Ed in certi ambiti o in particolari momenti può essere se non utile, quantomeno di conforto e carica. Ma non potrà mai essere un motivatore.

L’unico modo per poter essere definiti in tal maniera è aiutare le persone a TROVARE la LORO PERSONALE motivazione!

Io posso aiutare una persona a scoprire quali sono le leve da azionare ed i tasti da schiacciare per accendere la SUA MOTIVAZIONE.

Questo è il ruolo di un Motivatore. Far trovare il “PERCHE’” far bene qualcosa. E più sarà forte quel PERCHE’, più le probabilità di successo aumenteranno.

ABBIATE UN PERCHE’ COSI’ FORTE DA FAR SUPERARE OGNI OSTACOLO GENERATO DAL COME RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO

6. ALLENAMENTO

La motivazione, così come il talento, contano poco se non sono accompagnati da una forte traspirazione. Nello sport, nella vita, nel lavoro ed in qualsiasi ambito si voglia raggiungere una meta, nulla cade dal cielo come la manna, niente viene regalato, ma tutto viene conquistato attraverso un impegno ed un lavoro costante.

L’unica cosa che deve cadere sono le gocce di sudore che servono ad irrigare il percorso che porta al proprio successo personale.

Attenzione! Il sudore della fronte non dev’essere confuso con la fatica.

Il sacrificio non deve avere la consueta accezione negativa che gli viene attribuita, ma deve tornare al suo significato originale, al suo etimo, quel “rendere sacro” quello che si fa.

La disciplina, anch’essa necessaria, dev’essere vista non come un obbligo o una costrizione, ma come un piacere ed un potente alleato.

Per avere una mentalità vincente occorre avere una forte predisposizione a lavorare duro, ad allenarsi costantemente per cercare di migliorare i dettagli ed a fare tutto questo senza sentirne la fatica o la pesantezza.

PER ESSERE UN CAMPIONE TI DEVI ALLENARE COME UN CAMPIONE

7. DIVERTIMENTO

Divertirsi Seriamente. Queste due parole riassumono la filosofia alla base della grande carriera di un immenso campione come il mio Maestro Dino Meneghin.

Grande in campo e grande in spogliatoio, dove era il re incontrastato di quel luogo metafisico in cui nascono, si formano e iniziano a vincere le squadre. Scherzi, battute, risate, anche, se non di più, dopo una sconfitta, per così sdrammatizzarla, elaborarla ed andare avanti pensando alla gara successiva.

Attraverso il divertimento è più facile imparare, diventa più leggera la fatica e lavorare duro non pesa.

Ricordo che, nonostante gli allenamenti fossero spesso massacranti in termini di lavoro fisico, non vedevamo l’ora di ritrovarci ogni giorno perché era molto più grande il divertimento rispetto alla fatica.
Divertirsi non vuol dire prendere le cose alla leggera ed essere superficiali.

Quando entravamo in campo eravamo concentrati e davamo tutti il 110% ad ogni allenamento e nessuno scherzava più. Per questo dico “Divertirsi Seriamente”.

C’è un momento in cui si ride e si scherza ed un momento in cui si è seriamente impegnati sul proprio lavoro. Ed è proprio la prima parte che ti permette di avere la testa leggera per affrontare al meglio la seconda.

NON PRENDETEVI MAI TROPPO SERIAMENTE

Autore: Riccardo Pittis – RP7 Performance Coach www.riccardopittis.it

Articoli correlati

Leader Guerriero & Leader Sratega di Alessandro Vella

La redazione

Trasforma le tue passioni in business

La redazione

FORZA E CORAGGIO. Il gioco di squadra di Giacomo “Jack” Sintini

La redazione

1 commento

CLAUDIO VALTORTA 9 Maggio 2019 at 4:51 pm

Grazie Riccardo, ho avuto modo di incontrarti di persona qualche anno fa a Padova (eri con Andrea Sales…) ed ho avuto già allora modo di apprezzarti.
Ti seguirò nei tuoi articoli futuri, mi piace il tuo approccio. Rimani per me la migliore ala italiana…

Rispondi

Lascia un commento

Per offrirti un' esperienza di navigazione efficace il nostro sito utilizza dei Cookies. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo. Chiudi Trattamento dei dati personali